Intervista a Giulia Mion pagina Fate&Fiori

L’Appuntamento di oggi è con Giulia Mion, formatrice per il Femminile, insegnante e performer di danza orientale dal 1999. Ideatrice del Sistema DANZA DELLA DEA® (www.danzadelladea.it/), centrato sul benessere della donna in ogni fase della sua vita ciclica, per l’integrazione dell’energia femminile negli uomini, la sessualità sacra e la nascita rispettata. Moon Mother® dal 2013, attualmente livello 3 e Mentore, dal 2017 insegnante di Respirazione alchemica sessualità sacra® e Respirazione ovarica alchimia femminile®, Master Reiki USUI dal 2002.

Ho conosciuto Giulia attraverso la sua pagina Facebook mentre effettuavo una ricerca sulle tecniche di supporto alle donne che desiderano esprimere se stesse e sono rimasta affascinata dal suo metodo che integra respirazione e danza in modo naturale, armonico e femminile in senso profondo e autentico.

Questa intervista è stata realizzata mentre Giulia è impegnata a far partire per la prima volta la formazione del sistema DANZA DELLA DEA® a Roma, che dopo la tradizionale sede di Udine, arriva anche nel centro sud dell’Italia.

Nonostante i tanti impegni Giulia ha partecipato con grande entusiasmo e disponibilità e colgo questa occasione per esprimerle la mia profonda gratitudine.

Buona lettura, e se lo desiderate sarei felice di leggere i vostri commenti ❤️?

 


D1. Partiamo dalla magia. Che significato ha nella tua vita?

Grazie di questa importante domanda. Per me la magia ha a che fare con la mia forza bambina, ogni volta in cui mi permetto di lasciarla esprimere si libera nella meraviglia. Per me magia è ancora avere la capacità di notare un piccolo fiore che si fa strada in mezzo al cemento, un battito di ali che scorgo improvviso nel chiasso cittadino, il sorriso di una persona sconosciuta. Magia è tutto ciò che ha a che fare con ciò che può essere visto solo se il sacro fuoco interiore è acceso. La magia ha un significato enorme nella mia vita, perché attraverso questo stupore mi è più facile trasformare le pesantezze in leggerezza…il veleno in elisir. Mi aiuta ad entrare in contatto con la parte più pura che è dentro di me, con i miei figli, con il cuore delle persone che incontro nel mio cammino. Mi aiuta a piangere e ridere completamente senza corazze e sentirmi libera di essere, libera di esprimermi anche nella mia fragilità e nella mia forza…che sono parte della stessa essenza…

D2. Cosa significa per te la spiritualità femminile ?

Non riesco a dare una definizione perché per me tutto è spirituale, tutto è sia femminile che maschile, tutto è uno… Forse al momento dopo tanti anni di esperienza, considerando che sto continuando il mio viaggio interiore nella profondità, posso dire che per me è FLUIRE. Né femminile né maschile ma semplicemente appartenente all’essere umano. Se mi collego strettamente alla spiritualità femminile entro in contatto con la capacità di fluire nel cambiamento in fiducia, si, ecco.

D3. Quale è il legame tra danza e spiritualità femminile?

Collegandomi a quanto detto prima, il “fluire”, la danza ti può aiutare in questo. La tecnica è il primo passaggio per dare un linguaggio meccanico al corpo, infatti inizialmente la sensazione è di danzare “a pezzi”, poi quando il respiro guida il movimento, la mente, che nella prima fase è importante, si libera. Il legame quindi è il respiro.
La tecnica è la scusa per liberare ciò che hai dentro. Fluire nella danza implica uscire dallo spazio della mente ordinaria per entrare nello spazio dell’ascolto. In questo senso, quando parlo di “danzare la tua dea interiore” intendo questo, arrivare a fluire nella tua essenza su ogni piano: fisico, emozionale, mentale e spirituale. Del resto, l’anima è ciò che guida, appunto anima, il corpo. Siamo infiniti e il nostro spirito anche. Il nostro corpo fisico può, tramite la danza, fluire nel mondo materiale e raccontare qualcosa che va oltre le apparenze, ma è importante respirare consapevolmente.

D4. Come si integrano attraverso la danza l’energia femminile e maschile?

Come dicevo prima, energia femminile e maschile sono parte della stessa essenza. Sono Unità. Nella danza esse danzano quando fluiamo tra accenti, passi e movimenti morbidi e scattosi, tramite la simbologia e la respirazione.
Ciò che fa Danza Della Dea® è aiutare la donna a risvegliare, riconnettersi ed incanalare consapevolmente la propria energia sessuale per portare benessere a se stessa e di pari portare questo nel mondo attraverso le relazioni che intreccia. L’energia sessuale contiene il femminile e maschile in questa unità. Le pratiche del sistema possono aiutare la persona a tornare ad essere consapevole ed autonoma nel gestire l’energia sessuale come fonte di vita. Noi infatti interagiamo con l’esistenza tramite questa energia, da essa veniamo, con essa ci esprimiamo. E’ molto importante riequilibrarla e facilitare ciò che già madre natura ha predisposto. Maschile e femminile hanno già una loro naturale danza, ciò che fa Danza della Dea è aiutare lì dove questo processo si è rotto, interrotto o fluisce in modo pesante partendo dal corpo.

D5. Cosa è la Danza Della Dea®?

Quando mi viene chiesto cos’è Danza Della Dea® mi sento sempre in difficoltà nel dare una definizione specifica perché, oltre ad essere un sistema che integra danza del grembo, meditazione e respiro, è molto di più. E’ davvero un viaggio in profondità nella tua essenza, oltre la dualità. E’ un grande albero che ha tanti rami e che si sta arricchendo di nuove pratiche e specializzazioni. E’ una famiglia interiore ed esteriore che sta evolvendo dentro e fuori di me attraverso lo stesso respiro, quello del cuore. A volte non so nemmeno io dove mi porta, fluisco nel cambiamento, danzo questa vita insieme alle persone che intrecciano i loro passi con me in un affidarsi reciproco. E’ una danza eterna nella quale tutt* impariamo come dare e ricevere a livello del cuore nel rispetto della ciclicità della madre terra e del tutto nel tutto.

D6. La danza può aiutare anche le donne in gravidanza?

La danza può essere miracolosa per le donne in gravidanza. Già il termine la contiene: gravi – danza.
Personalmente sono molto grata di questo percorso con le mamme perché mi ha aiutato anche nel portare in gestazione i miei tre figli, nati in modo vaginale e naturale (senza alcun farmaco).
Ciò che le future mamme hanno urgentemente bisogno è recuperare il loro istinto, riconoscerlo, amarlo e permetterlo di accoglierlo nel cuore. E’ il cuore che dà la forza al bambino di uscire, è il cuore il primo organo che si forma ed è l’ultimo che pulsa. Il cuore è collegato a tutto ciò che è nutrimento in tutti i sensi ed in ogni aspetto. Una danza consapevole può aiutare la donna ad entrare nello spazio dell’istinto, rigenerarsi in questo, trovare fiducia nella sua innata capacità di gestare, partorire, accudire.
I benefici fisici sono moltissimi, vi invito a leggere nel mio sito gli articoli dedicati, che qui non cito perché di questi se ne parla spesso. In questa sede preferisco sottolineare le tematiche che vanno nella profondità del corpo e dell’autostima.
Sembra impossibile ma questa è la più grande magia che la danza può attivare in una donna, la fiducia in se stessa e tramite questa entrare in relazione con proprio bambino in un dialogo radicato ed autentico. Si nasce in due, anzi, in tre! Noi sappiamo “come si fa”.

D7. C’è un libro, un’esperienza, un incontro che ha avuto un significato speciale e ti ha aiutato a portare luce su parti di te che non conoscevi?

Ce ne sono molti… . La prima immagine che mi è venuta in mente riguarda la mano di una compagna di danza orientale. Era il 1999 e mi trovavo alla seconda lezione. La mia maestra è stata iniziatica per me. Mi ha introdotto nel mondo delle donne con un amore e rispetto che non avevo mai sperimentato prima. Alla fine della lezione ci ha fatto sedere per terra e ci ha detto di tenerci un momento per mano. La mano della mia compagna a destra era fredda perché era una protesi. Nonostante questo la sua energia era di una purezza e bellezza rara e mi è arrivata subito al cuore. Ho sentito che il mio corpo era importante e che se lei poteva danzare con una protesi io potevo risvegliarmi dal mio lungo sonno interiore. In quel periodo avevo 20 anni e stavo passando una fase depressiva. Così è stato: lì è iniziato il mio viaggio!

D8. C’è una domanda a cui vorresti rispondere ma che non ti hanno ancora fatto?

È faticoso questo viaggio in profondità dentro di te?
Si. Moltissimo. Danzare nella ciclicità per me significa riprendersi volta per volta tutto ciò che è per qualche motivo si è smembrato. Ma, ma…la vita ti sostiene e i suoi doni sono potenti e nutrienti, se, vuoi accoglierli, ciò che serve c’è.

D9. C’è una riflessione, una lettura, una pratica che ti andrebbe di suggerire come personale contributo alla riflessione e alla consapevolezza per le lettrici ed i lettori di questa intervista?

Esci un attimo inspira la vita, espira la morte. Sii consapevole che sono parte della stessa trasformazione. Semplicemente vivi. Tra poco tempo uscirà il mio primo libro, mi farebbe piacere tu lo leggessi, se qualcosa ti ha chiamata fino a qui. Grazie per questa intervista, davvero di cuore, e tutte voi che leggete e danzate sotto lo stesso cielo e sulla stessa terra. Con amore, Giulia Mion.

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