Uomini che onorano il sacro femminino

Sono passati molti anni prima che finalmente attirassi nella mia vita uomini che capissero veramente cosa significasse onorare il Sacro Femminino.  Certamente ho conosciuto uomini che mi amavano come donna e apprezzavano molti aspetti della mia femminilità, ma questo è diverso dal profondo rispetto per l’essenza spirituale del Sacro Femminino.  Nella mia esperienza, affinché un uomo possa rispettare veramente il sacro nel femminile, ha bisogno, comunque lo definisca, di rispettare il Sacro Maschile dentro di sé, conoscere ed onorare la propria ciclicità, recuperare il semenarca come passaggio sacro, attraversare il proprio sentire profondo e rispettarsi nella vulnerabilità.
Deve vedere e conoscere se stesso come un essere sacro.
Onorare il Sacro Femminino non è qualcosa che si impara a fare per essere politicamente corretti nei confronti delle donne che stanno esplorando questa natura dentro di sé. In genere, un uomo fa tesoro della decisione di una donna di scoprire di più sulla sua sacralità, quando, ad un certo punto della sua vita, si è impegnato a scoprire la propria natura sacra.  Quando tanto come la donna, inizia un viaggio di recupero della propria autentica natura liberandosi da tutti i condizionamenti e trappole che si celano nel proprio sistema a livello fisico, emotivo, mentale e spirituale.
Tornare a riconoscersi come parte della natura, onorarla e rispettarla.
Sebbene ci siano enormi intersezioni tra il Sacro Maschile e il Sacro Femminile, alla fine è tutto Uno.
Queste due energie Divine scorrono in una unica corrente nel nostro sistema. Uomini  e donne contengono tutto ma come esseri umani incarnati in un corpo, sono guidati da ritmi differenti.
E’ possibile convivere in armonia in queste ritmi? certamente? come? conoscendoli ed usandoli per cavalcare la propria esistenza in modo funzionale.
Come non possiamo chiedere ad un elegante di correre come una gatto, e viceversa, possiamo osservare come entrambi vivano in accordo col proprio ritmo naturale.
Creare un ritmo finto per gli esseri umani, è stata una condanna.
Togliersi dalla natura ha creato la frattura.
Diventare consapevoli della natura di queste due energie e delle differenze tra la ciclicità femminile e quella maschile ci aiuta a comprenderci. Le donne entrano nella profondità della loro presenza con il Sacro attraverso il loro grembo. Gli uomini possono ancora accedere energeticamente al Sacro Femminino dentro di loro, la porta fisica diretta (il pene) deve essere però energeticamente collegato all’utero energetico che è nel loro cuore. Questo processo non è automatico e sempre immediato.
Quando le donne esplorano le profondità del Sacro Femminino attraverso i loro corpi, si relazionano al sacro attraverso l’esperienza del menarca, gravidanza, parto, aborti spontanei (questo è un tema delicato che merita un approfondimento a sè), menopausa.
 Si tratta di aspetti della realtà quotidiana e dell’apertura spirituale della donna che l’uomo può sperimentare solo indirettamente, ma che può contattare e riconoscere in altre vie tramite la propria natura autentica.
I corpi delle donne e le emozioni cicliche sono porte verso il risveglio spirituale unico per loro.
Nel Sacro Femminino si attraversa l’ignoto vasto e oscuro, dove tutta la vita è tenuta amorevolmente nel suo potenziale. E’ ciò che chiamiamo la Grande Morte.
Questo è il sacro in cui tutte le possibilità della vita sono onorate senza giudizio. Immagina questo grembo di tutto il potenziale della vita come il vasto e oscuro cielo notturno: un luogo infinito, fresco e meraviglioso in cui la vita esplora se stessa attraverso ripetuti atti di nuova creazione.  Gli uomini che scelgono di incontrare il Sacro Maschile attraverso il proprio corpo hanno esperienze molto diverse. Il Sacro Principio Maschile è quello della luce che irrompe nell’oscurità: la vita che desidera diventare e conoscere se stessa.
Per riconoscere questo pulso ed impulso è fondamentale passare per la grande morte che nel corpo maschile viene attivata nel cuore (dal pene), mentre nel corpo della donna nel suo utero.

Questa luce è calda, veloce, esplosiva e di natura beata. Credo che la maggior parte degli uomini possano relazionarsi con questo principio energeticamente mentre pulsa attraverso i loro corpi. Sapere come stare con questa energia è vitale per un uomo quanto lo è per una donna sapere come stare con i suoi cicli. Può un uomo sperimentare le profondità del Sacro Femminino o una donna può scoprire la passione del Sacro Maschile? Certamente, entrambe le correnti dal punto di vista energetico infatti confluiscono nell’ unica energia sessuale/vitale.

Nella pratica spirituale si re imparare a cavalcare l’onda dell’ energia vitale, è di fondamentale importanza per entrambi e fa parte del viaggio di ritorno a sé.

Se invecchiamo consapevolmente, incarniamo senza soluzione di continuità la piena espressione di entrambe le nature sacre. Riconosciamo questa Unità su tutti i piani e livelli di coscienza. Secondo i principi del Tantra abbiamo bisogno di attraversare la dualità (che è illusoria), per riconoscere che siamo Uno, Una.
Uno dei motivi per cui le donne come me hanno cercato uomini che potessero onorare l’esplorazione del Sacro Femminino è che questa natura sacra è stata quasi dimenticata sul nostro pianeta.
Da migliaia di anni l’ energia sessuale vitale vive uno stato di polarizzazione che riscontriamo nel mondo della relazione interna ed esterna. Affinché l’umanità possa ancora una volta accettare pienamente sia il principio maschile che quello femminile come sacri ed uniti, è necessario tornare alla Natura.
Stiamo ricordando, ci ispiriamo ad altre donne per aiutarci a riscoprire le antiche pratiche che ci insegnano come essere pienamente presenti in questa vastità di spazio amorevole a cui possiamo accedere attraverso i nostri corpi e le nostre emozioni. Gli uomini che onorano il Sacro Femminino sembrano in qualche modo percepire o conoscere il significato di questa esplorazione che le loro donne sono attratte a sperimentare e a loro volta si stanno riunendo per ritrovare il proprio linguaggi dimenticati.
Diventano i nostri grandi sostenitori  perché hanno avuto il coraggio di esplorare la loro stessa natura sacra che, ovviamente, include entrambi i principi.
Ad ogni uomo che incarna la sacralità dentro di sé, rendo grazie.
Alle donne che tornano nella loro sacra Natura, rendo grazie.
Alle mie figlie, a mio figlio, grazie.
A tutte le donne e uomini che mi scelgono per essere accompagnate, accompagnati, grazie.
Con amore,
Giulia Maria Mion
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