Danza Orientale Egiziana

I cambiamenti terapeutici sono una delle potenzialità della danza del ventre, pertanto la manifestazione e il grado di intensità di tali effetti terapeutici dipendono dalla disponibilità del soggetto a mettersi in gioco e dalla costanza nell’applicazione della tecnica e dei principi di questa danza, nonché dalla competenza del conduttore/insegnante.

Ciò significa che non tutte le lezioni di danza del ventre possono avere tutte le valenze terapeutiche qui di seguito descritte. Si raccomanda quindi di valutare bene la scelta dell’insegnante prima di iniziare un corso, soprattutto se consigliato da medici, se si hanno particolari disturbi o se si è in gravidanza.

Conosciamo la storia recente della danza del ventre, per lo meno egiziana, ma non abbiamo fonti certe sulle sue origini arcaiche. Tuttavia i suoi movimenti base attingono ad un sapere universale collettivo, ed è per questo che alcune ipotesi la collegano alle danze delle nostre antenate in un’epoca neolitica in cui si celebrava la vita come espressione della Dea Madre.

Questi movimenti universali infatti mimano la rotazione e la rivoluzione terrestre e persino la precessione lunisolare, oltre il ciclo dell’esistenza (concepimento – nascita – vita – morte).

Questa danza dunque nella sua forma arcaica non è patrimonio esclusivo del Medio Oriente, bensì dell’umanità intera. In diverse zone del nostro pianeta, infatti, si ritrovano reperti archeologici, come ad esempio raffigurazioni pittoriche e statuette, che rappresentano donne e/o gruppi di donne che praticano la danza del ventre. La stessa cosa del resto si può dire per altre discipline tradizionali quali per esempio lo yoga o le arti marziali che si ritengono comunemente originarie dell’India, della Cina e del Giappone, ma che in realtà hanno solo trovato le condizioni favorevoli in tali Paesi per potersi sviluppare, essendo in realtà nate dall’esperienza di tutta l’umanità a tutte le latitudini. Attribuire la danza del ventre alla sola cultura mediterranea è quindi abbastanza limitativo.

Anche nelle danze, cosiddette moderne, originarie di vari Paesi pur lontani tra loro si ritrovano tecniche simili a quelle della danza del ventre, come per ricordarci che le tradizioni dei diversi popoli hanno tutte un denominatore comune che, come un sostrato linguistico unificatore, non cambia da cultura a cultura.

Gruppo

Il contesto in cui si danza spesso, ma non sempre, è quello del gruppo di sole donne ed anche ciò può rappresentare una risorsa terapeutica fondamentale. “Danzare da sole” e “danzare tra donne” sono due esperienze molto diverse. La forte coesione che si può sviluppare anche in gruppi corporei come quelli di danza orientale spesso si manifesta mediante la creazione di un “simbolo del gruppo” che può essere costituito ad esempio da un nome, da un rituale, da un saluto, da un applauso finale, ecc…

La disposizione in una forma circolare che unisce senza un inizio e senza una fine, consente di celebrare un femminile positivo, che può aiutare a superare il rifiuto totale o parziale del proprio genere sessuale, presente talvolta in alcuni momenti evolutivi o in alcune difficoltà psicologiche. Il gruppo di danzatrici del ventre inoltre permette un naturale confronto sul femminile, senza dovere esprimere verbalmente l’argomento, offrendo un’ “area protetta” dove alcuni aspetti quotidianamente non svelati o non vissuti possono essere sperimentati, condivisi e rispecchiati reciprocamente.

Ciò assume un valore fondamentale soprattutto in momenti critici dell’evoluzione del “sé femminile”, quali la pubertà e l’adolescenza, ricchi di trasformazioni corporee (la comparsa del seno o l’arrotondamento dei fianchi) che possono così essere esplorate, elaborate e accettate con più facilità.

BENEFICI

Postura migliore e tono muscolare

La nostra colonna vertebrale contiene più ossa e legamenti che qualsiasi altra parte del corpo. Le sue 33 vertebre sono accatastate insieme e formano una colonna, collegate da cartilagine e legamenti, e quasi ogni movimento del busto dipende dalla sua flessibilità ed efficienza. I gruppi muscolari che si attaccano ai legamenti ed alle vertebre creano i movimenti delle aree toracica e pelvica: la Danza del Ventre tonifica questi muscoli e garantisce flessibilità in un modo sicuro ed efficace. Durante la danza, i movimenti di anca, i cerchi, le figure di otto fanno sì che le giunture ed i legamenti della parte bassa della schiena e del bacino si muovano attraverso una gamma completa di sequenze dolci e ripetitive. Questi movimenti aiutano ad incrementare il flusso del fluido sinoviale (lubrificante naturale) nelle giunture. La Danza del Ventre può aiutare a dare sollievo dallo stress alla schiena, agendo contro la quasi costante compressione dei dischi che deriva da una vita sedentaria. I muscoli tonificati migliorano la postura ed aiutano a prevenire i dolori di schiena che possono essere causati da una innaturale curvatura in avanti della colonna che subentra quando i gruppi muscolari sono deboli (lordosi) Piccoli gruppi di muscoli della schiena che di solito non vengono usati, vengono allenati e fortificati. I muscoli che circondano le anche, sono utilizzati ed esercitati durante i movimenti di bacino e le figure di otto, migliorando flessibilità ed agilità. La migliore flessibilità delle anche può portare ad un migliore equilibrio anche camminando. Anche le braccia e le spalle sono tenute in esercizio: i cerchi ed i movimenti sinuosi del serpente tonificano i muscoli. Questo effetto tonificante è spesso evidente sin dall’inizio, in quanto le braccia sono un elemento importante della danza anche per i principianti, e vengono quindi esercitate sin dai primi incontri. La Danza del Ventre è considerato un esercizio a basso impatto, riferendosi al fatto che il rischio di incidenti è minimo quando i movimenti vengono effettuati correttamente. I benefici della danza del ventre possono essere goduti da donne di tutte le età; possono partecipare alla danza anche gli uomini ed i bambini, e trarne gli stessi benefici.
 

Perdita di peso

La Danza del Ventre può far bruciare sino a 300 calorie all’ora. Questa stima varierà, ovviamente, a seconda dell’intensità della danza. Combinata con una dieta salutare che comprenda anche una alimentazione consapevole, la Danza del Ventre può senza dubbio essere parte di un programma di perdita di peso. Molte lezioni di danza si svolgono solo una o due volte la settimana: per risultati migliori e maggiori benefici cardiovascolari, si possono combinare flessibilità e rafforzamento muscolare della Danza del Ventre con una routine aerobica, come nuoto o bicicletta, nei giorni in cui non c’è lezione. Il corpo intero ne sentirà i benefici in quanto l’esercizio aerobico fa lavorare grandi gruppi muscolari, e la danza migliora la forza e la coordinazione dei piccoli gruppi muscolari nel busto, bacino e braccia.
 

Riduzione dello stress

In quest’epoca di stress quasi continuo, il ritmo sottile della Danza del Ventre ed i suoi movimenti tradizionali hanno un effetto calmante. I gesti ripetitivi della danza e la concentrazione necessaria per eseguirli possono aiutare una mente riempita dallo stress giornaliero a “lasciarsi andare” per un momento e rilassarsi: è difficile preoccuparsi di scadenze sul lavoro mentre stai pensando a fare il movimento giusto, o mentre cerchi di concentrarti per essere sul tempo della musica. Uno degli effetti dello stress è che il nostro corpo si tende, causando contrazioni o spasmi muscolari, come quelli al collo, spalle o schiena. Quando un muscolo è contratto si forma acido lattico, causando dolore. Anche il flusso sanguigno al muscolo interessato diminuisce. La Danza del Ventre allunga dolcemente ed utilizza questi gruppi muscolari vulnerabili, e come questi vengono utilizzati il flusso sanguigno aumenta e l’acido lattico viene eliminato. I muscoli contratti si rilassano se vengono dolcemente esercitati. Il corpo diventa flessibile e si riscalda, ed i praticanti riportano frequentemente che il dolore alle aree della schiena e del collo diminuisce. La Danza del Ventre è un modo divertente e salutare di fare esercizio. Può essere uno sfogo creativo che forgia e tonifica, e che permette ad una donna di sintonizzarsi con il naturale movimento del suo corpo. Può rilassare e divertire. I piccoli inconvenienti dovuti al troppo lavoro per i principianti possono essere evitati riscaldando prima i muscoli e ricordandosi di fare dello stretching dopo la lezione. Ascoltate i segnali del vostro corpo. La danza del ventre è un fantastico e dolce modo di iniziare ad educare il vostro corpo. Nota: molti medici hanno suggerito di frequentare corsi di danza del ventre come parte di riabilitazione da incidenti; è comunque molto importante verificare con il proprio medico prima di iniziare una qualsiasi forma di esercizio, specialmente se avete più di 40 anni, se aspettate un bimbo o se avete problemi di salute. E’ una danza semplice e spontanea che ogni donna può praticare a qualsiasi età ed è basata sul rilassamento e su una gestualità naturale. Anche la musica che la accompagna non è una musica ricercata: quasi tutta è in 4 tempi o in suoi multipli e sottomultipli con le percussioni che assumono un’importanza rilevante. Sia il numero 4 che le percussioni hanno una grande valenza simbolica che, danzando, viene espressa. Il 4 corrisponde ai 4 elementi della materia, ai 4 evangelisti, ai 4 punti cardinali, ai 4 segni fissi dello zodiaco e via dicendo, nonché alle 4 parti che, schematicamente, rappresentano la manifestazione e, quindi, anche l’essere umano: corpo, emozione, mente e spirito.
 

A livello emotivo/energetico

un corpo sano è legato al fluire armonioso dell’energia che lo rende vitale. Attraverso i movimenti della colonna vertebrale e del bacino si ha un effetto simile a quello dello yoga nell’attivazione dei chakra e nel risveglio di kundalini. Questa energia che si sprigiona in noi ci consente progressivamente di padroneggiare le nostre emozioni senza reprimerle e, quindi, di viverle pienamente. La nostra vita è nelle nostre mani e ne diventiamo consapevoli e capaci di dirigerla, imparando a essere sincere con noi stesse come sincero è il nostro corpo danzante nella sua spontaneità. Impariamo a non perseguire ciò che non ci corrisponde solo perché è di moda o perché qualcun altro lo pretende. Impariamo ad essere noi stesse sul piano emotivo come sul piano fisico.
 

A livello mentale

i 4 piani non sono separati tra loro, agendo su uno si agisce anche sugli altri. La cosa interessante è averne la consapevolezza. Se il nostro corpo cambia, cambiano anche le nostre emozioni e i nostri pensieri. Il cambiamento può partire anche dal pensiero o dalle emozioni, ma, forse, partire dal corpo fisico da risultati più immediati perché esso è la parte più tangibile di noi. Ma lavorare sul piano mentale vuol dire anche conoscere ciò che stiamo facendo. La danza orientale racchiude delle conoscenze tradizionali che l’essere umano si tramanda dai tempi dei tempi, da Maestro a Discepolo e la danzatrice rivela, nei suoi gesti, dei grandi misteri a chi li sa vedere, così come un simbolo li rivela a chi lo sa interpretare. Parlo di numerologia, astrologia, astronomia, mitologia, simbolismo …..ma questi argomenti richiederebbero più spazio per essere trattati e meglio sarebbe oralmente.
 

A livello spirituale

è evidente che l’armonia tra i nostri piani fisico, emotivo e mentale, non può far altro che aprire dei canali che portano il nostro essere verso l’elevazione, verso un contatto con la nostra parte più sacra (la Dea) e alla capacità, quindi, di riconoscere il sacro intorno a noi. La danza si trasforma in una meditazione in movimento, in una preghiera che non è una richiesta per l’ottenimento di qualcosa, ma un ringraziamento per la ricchezza della vita.
 

Il contesto di gruppo

Il contesto in cui si danza spesso, ma non sempre, è quello del gruppo di sole donne ed anche ciò può rappresentare una risorsa terapeutica fondamentale. “Danzare da sole” e “danzare tra donne” sono due esperienze molto diverse. La forte coesione che si può sviluppare anche in gruppi corporei come quelli di danza orientale spesso si manifesta mediante la creazione di un “simbolo del gruppo” che può essere costituito ad esempio da un nome, da un rituale, da un saluto, da un applauso finale, ecc… La disposizione in una forma circolare che unisce senza un inizio e senza una fine, consente di celebrare un femminile positivo, che può aiutare a superare il rifiuto totale o parziale del proprio genere sessuale, presente talvolta in alcuni momenti evolutivi o in alcune difficoltà psicologiche. Il gruppo di danzatrici del ventre inoltre permette un naturale confronto sul femminile, senza dovere esprimere verbalmente l’argomento, offrendo un’ “area protetta” dove alcuni aspetti quotidianamente non svelati o non vissuti possono essere sperimentati, condivisi e rispecchiati reciprocamente. Ciò assume un valore fondamentale soprattutto in momenti critici dell’evoluzione del “sé femminile”, quali la pubertà e l’adolescenza, ricchi di trasformazioni corporee (la comparsa del seno o l’arrotondamento dei fianchi) che possono così essere esplorate, elaborate e accettate con più facilità.

Lezioni individuali

Giulia Mion è disponibile per lezioni individuali di danza classica egiziana e danza del velo di vari livelli, adattandole all’esigenza della alunna.

  • Tecnica egiziana classica
  • Danza del velo lirica poetica
  • Strumenti della danza del ventre (ali di Iside, velo, bastone, spada)

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